La Vigilia di Natale
Tosca - Invito all’Opera
Personaggi:
Floria Tosca: Maria Enrica Biagiola
Mario Cavaradossi: Mario Leonardi
Il Barone Scarpia: Stefano Fagioli
Cesare Angelotti: Davide Filipponi
Sagrestano/Sciarrone: Ferruccio Finetti
Spoletta: Umberto Biagiola
Un carceriere: Stefano Gennari
Coro S. Teresa di Sambucheto
Coro Voci Bianche DO.RE.MI. di Montefano
Pianista: Enrico Cicconofri
Commento e narrazione: Andrea Petrozzi
Don Chisciotte
”Il Don Chisciotte” liberamente tratto dall’opera di Miguel Cervantes per la regia di Cosimo Balducci Compagnia teatrale Eureka. Creato nei primi anni del Seicento, il personaggio di don Chisciotte, il vecchio cavaliere che dà il titolo al capolavoro di Miguel de Cervantes, è diventato il simbolo del nobile sognatore, incapace di vedere la realtà, indomito nella sua fede, destinato al perpetuo fallimento. Cervantes voleva combattere le esagerazioni dei libri di cavalleria, così di moda ai suoi tempi; per far questo inventò un personaggio che funziona come parodia degli eroi cavallereschi muovendosi in un mondo quotidiano e banale, ben diverso dagli sfondi esotici e incantati di quella letteratura. Le avventure di don Chisciotte e del suo scudiero Sancio scaturiscono dalla strana pazzia dell’anziano cavaliere che lo spinge a interpretare il mondo circostante come se si trovasse in un libro di cavalleria.
Regia: Cosimo Balducci
Compagnia: Eureka di Potenza Picena
Incontra l’Opera - Mediterraneo
Il Macerata Opera Festival presenta il doppio appuntamento con Incontra l’Opera.
Il direttore artistico Francesco Micheli, racconta in modo inedito la stagione 2016.
Il Mediterraneo si fa personaggio operistico in Otello, Norma e Il Trovatore.
Una serata gratuita all’insegna della musica e del racconto, in compagnia di Cesarina Compagnoni (pianoforte) e So Eun Jeon (soprano).
Ingresso libero. I posti (max 2) non sono numerati e saranno assegnati la sera stessa in base all’ordine di arrivo.
I treni non esistono
La stazione è lo specchio di un paese e della sua gente, del suo tempo e oltre il suo tempo. Da sempre la gente in stazione è proiettata altrove. Da sempre i treni incoraggiano i sognatori, giganti veloci e misteriosi come le grandi occasioni. Ma i treni non esistono. Nel momento storico in cui la parola crisi è sulla bocca di tutti quelli che gridavano al progresso, e la parola progresso è solo un miraggio di quanti sono nati nella crisi, in “I treni non esistono” i giovani attori del gruppo Hoppìpolla raccontano i loro sogni in sospeso, con un’autoironia che trova il suo maggior rappresentante nella figura dolceamara del clown. In una dimensione sospesa nel tempo, nella tipica atmosfera della stazione ferroviaria, ogni personaggio aspetta la sua occasione di riscatto. Ognuno è in attesa del suo treno, che non sembra arrivare. E come spettri teatrali, specchi della realtà, ognuno di loro racconta la sua storia e le sue ambizioni, creando un intreccio di vicende e di situazioni comiche.
Regia: Rodolfo Salustri
Compagnia: Hoppipolla