Festival dialettale
Scritta da Charles Maurice Hennequin (1863-1926) con la collaborazione di Paul Bilhaud (1854-1933) nel 1904, Le pillole d'Ercole è ancora oggi la sua commedia più rappresentata. Le pillole d'Ercole è una serie di irresistibili gags, qui pro quo, colpi di scena, un grande meccanismo comico che offre al contempo un'acuta osservazione critica dell'animo umano. La commedia funziona come un perfetto meccanismo ad orologeria, dove in ogni istante la vicenda si complica arrivando ad ingenerare situazioni così paradossali e complicate che sembra impossibile allo spettatore, tra una risata e l'altra, che tutto ritorni alla normalità, arrivando al lieto fine.
Lui, un medico, marito fedelissimo. L'altro, un collega burlone. Loro, le famose pasticche afrodisiache. Sono gli ingredienti di base per uno scherzo irresistibile.
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di M.Hennequin e F.C.Bilhaud
Regia: Graziano Sirci
Compagnia: Teatrale Arca di Trevi (Pg)
Festival dialettale
Zizò de Palumbèla racconta un fatto realmente accaduto. Una storia di uomini che si oppongono alla guerra, al fascismo, ambientato in Ancona nell'estate del ‘44 nell'imminenza della liberazione della città da parte delle truppe alleate. La città, occupata dai tedeschi, è ridotta ad un cumulo di macerie, stremata da mesi di incessanti incursioni aeree con le quali gli Alleati tentano di piegare l'ostinata resistenza nemica. Chi ha potuto si è rifugiato in campagna, cercando di sopravvivere alla furia tragica di una guerra che non risparmia nessuno.Tra le tante famiglie sfollate c'è anche quella di Peppe, detto "Rechiafina" per la sua evidente sordità: postino in pensione, comunista, ricercato dai fascisti per le sue idee
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di Mauro Panzini
Regia: Giampiero Piantadosi
Compagnia: Teatro del Sorriso di Ancona
Festival dialettale
La commedia dell'autore Italo Conti si articola in due atti e vede in scena otto personaggi che animano la vicenda all'interno di una fatiscente casa di riposo dall'illusorio nome "Villa Arzilla". Le due donne protagoniste, ospiti della struttura, corrispondono a questo allegro nome e con il loro modo di prendere la vita affrontano comunque con coraggio e leggerezza il passare del tempo in un luogo che non è poi così confortevole e accogliente soprattutto quando non lo si è scelto, difatti la sensazione predominante è comunque quella di trovarsi parcheggiate in un posto dimenticato. Per una causa particolare Beatrice, grazie all'aiuto dell'amica fidata di stanza Nana, riuscirà a riordinare la propria situazione e, in concomitanza con altri eventi favorevoli, troverà addirittura il modo di capovolgere le sorti di Villa Arzilla."Parcheggio a pagamento" ben rappresenta la funzione principale del teatro:
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di Italo Conti
Regia: Sofia Bracalenti
Compagnia: Briciole d'arte di Montefano
Festival dialettale
Sul palco, il parroco, figura centrale di un paese, che svolge funzioni di natura squisitamente religiosa e, in realtà, assolve anche numerose altre attività. Essendo persona istruita, chiunque abbia necessità di leggere o scrivere deve necessariamente ricorrere a lui, spesso si trova a dover sbrigare atti amministrativi che riguardano i suoi parrocchiani...e molto altro.
Continua...di Filippo Cruciani
Regia: Luigi Talamonti
Compagnia: In...stabile di Civitanova Marche
Festival dialettale
La Mandragola è una commedia di Niccolò Machiavelli, considerata il capolavoro del teatro del '500. La storia si svolge a Firenze nel 1504, ma la Filodrammatica Piorachese la pone a Pioraco, più o meno nello stesso periodo. Callimaco è innamorato di Lucrezia , moglie dello sciocco dottore in legge messer Nicia. Con l'aiuto del servo Siro e dell'astuto amico Ligurio, Callimaco, in veste di famoso medico, riesce a convincere messer Nicia che l'unico modo per avere figli sia di somministrare a sua moglie una pozione di mandragola (da qui il titolo della commedia), ma il primo che avrà rapporti con lei morirà.
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di Niccolò Machiavelli
Regia: Luisella Tamagnini
Compagnia: Filodrammatica Piorachese
Festival dialettale
La commedia è l'ultimo lavoro portato in scena dal Gruppo Teatrale Giovanni Ginobili. L'opera ha debuttato il 25 Aprile scorso nel teatro di Petriolo dove per cinque sere ha registrato il tutto esaurito. Dal 1981 il Gruppo è impegnato non solo a divertire ma, anche a trasmettere quei valori schietti e preziosi come la fedeltà alle tradizioni della propria gente, la tutela della propria identità ed una visione della vita a misura d'uomo che oggi purtroppo nel mondo della globalizzazione stanno rischiando di scomparire. Da diversi anni la Compagnia si è posta un altro obiettivo: avvicinare i giovani al teatro. Grazie alla loro partecipazione attiva, nel Settembre 2014, ottanta ragazzi tra attori, ballerini, musicisti e cantanti hanno portato in scena lo spettacolo 'Sotto l'arco del torrione' avvalendosi della scenografia naturale della piazza di Petriolo.
Continua...di Giandomenico Lisi
Regia: Giandomenico Lisi
Compagnia: Giovanni Ginobili di Petriolo
Festival dialettale
Fuori Concorso. Era il 1993 quando Gianfelice Imparato scriveva "Casa di frontiera". L'autore voleva solo divertire ironizzando su futuri scenari impensabili e irrealizzabili? O intendeva lanciare un grido d'allarme per quello che sarebbe potuto accadere? A distanza di un ventennio Casa di frontiera è testo di grande attualità: gli scenari "impensabili e irrealizzabili" sono sempre più vicini! In Italia cresce l'intolleranza verso le "diversità" in genere. Il grido d'allarme non è più per quello che potrebbe accadere, ma per quello che sta accadendo! Ma è possibile? Dobbiamo veramente rassegnarci a che tutto ciò accada?.. O possiamo ancora "risvegliarci" e sperare in un mondo più giusto e solidale?
Continua...di Gianfelice Imparato
Regia: Guglielmo Marino
Compagnia: Gli Ignoti di Napoli
Il Gusto del Teatro
II Rassegna nazionale di teatro brillante con degustazioni enogastronomiche e tipicità. I Comici dell'Arte hanno consegnato alla storia del teatro il loro fermento e un genere creativo che non trova riscontro in altre forme teatrali: un genere trasgressivo, liberatorio, in cui la comicità, l'ilarità, il sarcasmo, lo sberleffo, l'ironia sono il pane che alimenta lo spettatore. I Comici dell'Arte hanno cambiato il rapporto tra attore e spettatore, arricchendolo e facendo riscoprire la differenza tra esserci e partecipare". Questa è la molla che ha mosso il nostro lavoro. Partire dalla tradizione per interpretarla e presentarla al pubblico in una veste nuova, moderna ma rispettosa della tradizione. Uno spettacolo dove il ritmo e la musicalità la fanno da padroni. Il testo fonde antichi canovacci dei commedianti dell'arte, con la commedia di Molière "Sganarello" il quale a sua volta aveva "attinto" alla stessa fonte.
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di Francesco Facciolli
Regia: Francesco Facciolli
Compagnia: Accademia Creativa di Città di Castello PG
Il Gusto del Teatro
II Rassegna nazionale di teatro brillante con degustazioni enogastronomiche e tipicità. Su di un palcoscenico dei Commedianti dell'Arte di terz'ordine vogliono intrattenere il pubblico raccontando una storia lugubre e strana: quella dell'usuraio Shylock che pretende una libra della carne dell'odiato Antonio, come interesse per una somma prestata. E' il "Mercante di Venezia" shakespeariano, che si avvale delle maschere della tradizione italiana per raccontare, divertendo, l'imbroglio, la menzogna e la perversione dei rapporti basati solo sul valore del danaro... Una storia antica che riesce a parlare ancora e forse più fortemente a noi uomini di oggi. In questo nostro "Mercante" protagonista, come detto, è la Maschera - che è il doppio, la bugia - ed il Palcoscenico - che è lo spazio dell'azione, come la Vita è il Teatro dell'Umana Finzione -. Tutto quello che succede tra questi Comici è basato su
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di Pino Costalunga
Regia: Pino Costalunga
Compagnia: Teatro Immagine di Venezia
Recital
Nel retrobottega di souvenir religiosi si consuma il tormento di Mariano, un 40enne con moglie e figlio, che ha fatto dell'obbedienza una regola, ma che è costretto a confrontarsi con le proprie frustrazioni. Cresciuto in un ambiente asfittico, accontentandosi di un'esistenza preconfezionata, in preda a tic nervosi, segretamente innamorato della sua commessa, quando la ragazza gli lascia capire che lo corrisponderebbe mettendo fortemente in crisi i valori in cui ha creduto, l'uomo si interroga se sia lecito pretendere il diritto alla felicità. Questione spinosa per uno che sprecando opportunità e sottraendosi alla competizione si è relegato ad un ruolo di mero spettatore; ma al termine di una giornata trascorsa a macerarsi nel dubbio, una soluzione, pretestuosa ma inoppugnabile gli affiorerà alla mente permettendogli di compiere, a suo modo di vedere, la migliore delle scelte possibili.
Valentina Capecci
Continua...di Valentina Capecci
con Piero Piccioni
Regia: Piero Piccioni
Il Gusto del Teatro
II Rassegna nazionale di teatro brillante con degustazioni enogastronomiche e tipicità. E' uno dei vaudeville di Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber più fortunati ed è subito piaciuto al pubblico. I coniugi Dupont sono in trepidante attesa del ritorno dal viaggio di nozze della loro primogenita Paoletta - che ha avuto una ferma educazione da parte delle suore ed è sicuramente poco esperta in questioni sessuali - che si è unita in matrimonio con Roberto de Trivelin, di nobile casato. I genitori non vedono l'ora di diventare nonni e di godersi la nascita dei nipotini; sperano, quindi, che tutto proceda per il meglio. "Una società frivola ed esteriore, individui vuoti che si affannano ad assecondare il gioco intricatissimo dei propri desideri. Una girandola di avvenimenti con ritmi rapidi e incalzanti, un imbrogliare per poi sciogliere i fili d'una matassa dove l'inverosimile è reso vero e l'assurdo sensato". Claudio Pesaresi
Continua...di Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber
Regia: Claudio Pesaresi
Compagnia: Teatrale Al Castello di Foligno PG
Il Gusto del Teatro
II Rassegna nazionale di teatro brillante con degustazioni enogastronomiche e tipicità. E' una moderna commedia degli equivoci che affronta con ironia un tabù sulla cresta dell'onda in tutto il mondo: il matrimonio gay. Domani Giorgino e Michele (alias George & Michael) si sposano. Presi all'ultimo momento da uno scrupolo di coscienza, decidono di affrontare i rispettivi genitori convocandoli nel loro appartamento per comunicare loro la notizia. Ma la rivelazione della propria omosessualità crea uno scompiglio che va oltre l'immaginazione dei due futuri sposi. Le nozze saltano a colpi di sessualità confuse, amanti inaspettati e relazioni segrete che non risparmiano neanche i genitori della ormai scoppiata coppia.
Continua...di Daniele Falleri
Regia: Roby De Tomas
Compagnia: Filodrammatica di Laives BZ
Commedia dialettale
"Più de là che de qua" è venuta alla luce per un sentimento di amore e di riconoscenza; vive perché ha una forza propria che le deriva dal suo contenuto; esiste perché i suoi personaggi sono esistiti da sempre e continueranno a vivere anche dopo; si propone perché contiene la vita degli uomini e le loro piccole eterne debolezze; si fa comprendere perché ognuno di noi c'è là dentro, fosse anche per una piccolissima parte, e dunque tutti le apparteniamo. È anche una storia senza tempo, un rimbalzo continuo di situazioni e sentimenti non ancorati a periodi storici determinati, ma vaganti incessantemente in un universo privo di forza gravitazionale, sentendosi perfettamente a loro agio e nel loro tempo, qualunque esso sia, proprio perché tutti i personaggi della storia sono eterni grazie alla replicabilità delle loro azioni.
Continua...
di Fabio Macedoni
Regia: Francesco Facciolli
Compagnia: Fabiano Valenti di Treia