Teatro per Ragazzi
Liberamente ispirato alla celebre fiaba scritta dai Fratelli Grimm, I Musicanti di Brema è un vero e proprio concerto-spettacolo fatto di musica, energia e puro divertimento per un pubblico che non conosce limiti di età. Nella rilettura scenica scritta e diretta da Riccardo Rombi, sei musicisti-animali irrompono nel Teatro dell'Opera di Brema dove uno scorbutico direttore d'orchestra sta aspettando l'arrivo della grande orchestra della città per eseguire la "famosa" opera "Mein Lieben Bremen". Ma la sua attesa si rivela presto vana: una telefonata a lungo attesa annuncia che il Gran Teatro di Opera di Brema sarà presto chiuso e al suo posto sorgerà un grande supermercato.
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Compagnia: Catalyst di Firenze
Stagione Musicale
Valzer ed Arie della tradizione Viennese e Napoletana. Fin dalla sua nascita nel Giugno 2009 il coro Voci Libere città di Morrovalle si è distinto per la scelta particolarmente varia e apprezzata dei repertori, affrontando, nei vari eventi musicali, generi differenti che partivano dai grandi capolavori della tradizione come il "Te Deum" di M.C. Charpentier o la celebre "Via Crucis" di Franz Liszt, per giungere all'interpretazione di brani in stile Jazz, Gospel, Pop o Musical, in recital che spesso prevedevano l'accompagnato di importanti formazioni orchestrali. Per questa occasione di inizio anno, nella splendida cornice del teatro "Velluti", il coro insieme all'orchestra sotto la direzione del M° Danilo Tarquini desidera condurre l'ascoltatore sulle ali della musica dei valzer viennese, in un'atmosfera d'incanto che passa dalle brillanti arie d'operetta di Lehear e Offenbach, per giungere al calore delle struggenti melodie napoletane. Ingresso gratuito
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con Coro e Orchestra Voci Libere
direttore: M° Danilo Tarquini
Musical
Un Musical in cui Mary, la tata più famosa al mondo, rapisce i nostri cuori in un turbine di magie, risa, pianti ed emozioni. In Punta di Piedi & Co. è una compagnia teatrale amatoriale nata nel 2007 dall'intento di coltivare la passione per la musica, per il teatro e per la danza, unendo tutto questo in spettacoli musicali. Nel corso degli anni per la crescita personale ad artistica ci siamo avvalsi di collaborazioni con professionisti del settore quali Cristian Davide Ruiz, Pierpaolo Lopatriello, Manuel Frattini, Angelo di Figlia, etc.
Ingresso gratuito
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Compagnia: In Punta di Piedi
Teatro dialettale
Una storia dei nostri tempi, molto attuale. Personaggi principali di questa vicenda: Severino e Giuseppina, entrambi vedovi da poco, che abitano in un vicolo di paese, uno di fronte all'altra. Per farvi più partecipi di questa storia, non vogliamo anticipare la trama; vi lasciamo pensare, immaginare, ascoltare e vedere se quello che vi raccontiamo è frutto della nostra immaginazione o cose che vediamo spesso nella vita di tutti i giorni. Abbiamo cercato di ironizzare, di scherzare e speriamo anche di far riflettere, su un tema molto forte, che riguarda noi tutti, come la morte, il rimanere vedovi e la solitudine. Speriamo che chi segue i nostri spettacoli capisca lo spirito e l'ironia, con cui cerchiamo di raccontare una realtà che a volte, se non ci tocca da vicino, non vediamo o facciamo finta di non vedere.
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Compagnia: La Nuova di Belmonte Piceno
Teatro per Ragazzi
'Si raccontano tre favole che hanno al centro delle loro vicende un elemento in comune: le scarpe. Sono tre storie molto conosciute e popolari: Il Gatto con gli stivali, Scarpette rosse, Cenerentola.
Le raccontiamo perché il loro potere di affascinare è restato immutato per secoli, sfidando le diverse epoche e i molteplici mezzi di comunicazione di cui l'umanità si è dotata. Perché sono in grado ancora oggi di affascinare, di farci stare incollati alla sedia per un epilogo che, nonostante sia noto, continuiamo ad aspettare con gli occhi spalancati, come se fosse sempre la prima volta. Perché queste storie hanno mille vite e possono essere proposte in altrettante maniere. Perché con le loro trame è possibile crescere, identificarsi, partecipare, soffrire, prendere spavento, gioire. Perché raccontare è un bisogno, per fortuna ancora irrinunciabile, dell'uomo. Non ultimo perché veniamo da un paese dove la scarpa non è un oggetto come un altro, ma un simbolo.
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Compagnia: Eventi Culturali
Giorno della memoria
Roma, Ottobre 1943. E' il momento del rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma da parte dei nazisti. Un piccolo uomo, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente scoprirà in sé un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto. "Ladro di razza" si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave tragicomica uno degli accadimenti più bui e vergognosi della nostra storia. Momenti divertenti si alternano alla commozione, regalando allo spettatore tre personaggi difficili da dimenticare: Tito, Oreste e Rachele. Sono loro i protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola vicenda. Questi tre personaggi, "insignificanti", diventano il tramite per raccontare un´Italia in guerra, allo stremo, ma ancora capace di sussulti d´orgoglio. Una storia farcita di ingenuità, fame, illusioni ed inganni, di risate e lacrime.
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di Gianni Clementi
con Sante Latini
Compagnia: La Bottega delle ombre
Stagione teatrale
Esistono persone stupende che pare abbiano sposato, sopra ogni cosa, l'etica del sacrificio finendo per distruggere la propria vita, senza con questo, apportare particolari migliorie a quella del prossimo. Sono i tolleranti, accomodanti, remissivi, in una parola i buoni. Ma di una bontà che spesso è frutto di un micidiale mix di debolezza, vigliaccheria, paura del giudizio degli altri e terrore delle conseguenze che alla lunga finisce per diventare odio covato, sebbene inespresso, per i beneficiari della loro dedizione e ciò che in apparenza sembra una pacata esistenza è in realtà un susseguirsi di pulsioni contrastanti, perennemente in bilico tra soffocate aspirazioni, menzogne, recriminazioni e rimpianti. Nel retrobottega di souvenir religiosi si consuma il tormento di Mariano, un 40enne con moglie e figlio, che ha fatto dell'obbedienza una regola, ma che è costretto a confrontarsi con le proprie frustrazioni.
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di Valentina Capecci
con Piero Piccioni
Regia: Andrea Caldarelli
Teatro dialettale
Spettacolo tratto da una farsa del 1908 del grande Eduardo Scarpetta; la commedia è stata rappresentata da tutte le compagnie napoletane oltre che interpretata da Totò, impareggiabile "maestro della risata" in uno dei suoi film più famosi. La compagnia Filodrammatica Piorachese, con l'adattamento di Luisella Tamagnini in dialetto dell'alto maceratese, presenta uno spettacolo frizzante e colorito, con tanti spunti per una serata in serena allegria com'èra nello spirito dell'autore napoletano. La trama narra le vicende di Ciccillo che studia a Napoli da medico con gli studi pagati dallo zio che un giorno decide di andarlo a trovare...e qui succede di tutto poiché Ciccillo, in verità, non studia affatto ma fa credere allo zio che già "guida" una casa in cui risiedono molti ammalati di mente... e molto altro. Una commedia all'insegna del divertimento assicurato per tutti.
Continua...di Eduardo Scarpetta
Compagnia: Filodrammatica Piorachese
Teatro per Ragazzi
Una storia di cow boys, nani e... scarpe fatate! "Per mille bufali, non ci sono umani in giro! Allora... siamo pronti? Pronti! Prontissimi!Tutto è a Posto? Tutto è a posto! Tuttapposto...!"
Tutti escono di casa ed i giocattoli rimangono soli, abbandonati nella stanza di Luigino. Nella penombra il pupazzo di un Cow Boy, una Bambola, un Robot e Dotto, uno dei Sette Nani, si animano e giocano a raccontare storie. La sorte fa si che la fiaba del giorno sia Cenerentola. I giocattoli cominceranno quindi a ballare, cantare, bisticciare ed impersonare i ruoli della fiaba classica come dei maldestri attori. La bambola diventerà Cenerentola, il Cow Boy ed il Robot rivestiranno i panni ed i ruoli delle due sorelle cattive, della fata e di un principe che non c'entra niente: Dotto farà un po' di tutto ed inciamperà più volte nella storia.
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Compagnia: Nata di Arezzo
Teatro dialettale
Filippo Perteconi aveva un lavoro che gli dava la possibilità di essere spesso fuori casa, pensando di avere una moglie ingenua ne approfitta per intrattenere delle "scappatelle". Filippo non aveva fatto i conti con una suocera che, malgrado le smancerie, non lo sopportava proprio, con la visita improvvisa di un amico e signora, con un colonnello amico della suocera. Colpi di scena, situazioni intricate, sospetti, riappacificazioni, di nuovo rotture e tante altre situazioni danno a questo spettacolo la possibilità di far trascorrere una serena serata con qualche spunto di riflessione.
Continua...di Fabrizio Mezzabotta
Regia: Pino Cipriani
Compagnia: Dialettale Leonina di Ripe san Ginesio
Stagione teatrale
"I Geni della Biro" è una fiaba moderna ispirata a "Andy e Norman", opera del grande drammaturgo e sceneggiatore americano Neil Simon, andata in scena per la prima volta a Broadway nel 1966, e riprodotta anche dal duo comico Gaspare e Zuzzurro in uno spettacolo andato in onda sulla televisione nazionale nel 1991. Jack e Lillo sono due ragazzi squattrinati che fanno di tutto per tirare avanti, sfruttando appieno l'arte di arrangiarsi. Lillo consuma i suoi polpastrelli su una macchina da scrivere, ma alterna momenti di fantasia esplosiva a vuoti di ispirazione. Jack è un ragazzo vulcanico che si dimena ogni giorno tra la ricerca di produttori da abbindolare e le strane proposte della signora Marchesini, stravagante padrona di casa. La convivenza tra i due, già abbastanza precaria ed esilarante, viene sconvolta ancor di più dall'arrivo di una ex campionessa di nuoto, Sophie.
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Compagnia: I SentimenTali
Teatro dialettale
Zizò de Palumbèla racconta un fatto realmente accaduto. Una storia di uomini che si oppongono alla guerra, al fascismo, ambientato in Ancona nell'estate del '44 nell'imminenza della liberazione della città da parte delle truppe alleate. La città, occupata dai tedeschi, è ridotta ad un cumulo di macerie, stremata da mesi di incessanti incursioni aeree con le quali gli Alleati tentano di piegare l'ostinata resistenza nemica. Chi ha potuto si è rifugiato in campagna, cercando di sopravvivere alla furia tragica di una guerra che non risparmia nessuno.Tra le tante famiglie sfollate c'è anche quella di Peppe, detto "Rechiafina" per la sua evidente sordità: postino in pensione, comunista, ricercato dai fascisti per le sue idee politiche, sparito misteriosamente dopo aver portato al sicuro i suoi cari da alcuni conoscenti in contrada Pappagallo (l'attuale via del Castellano).
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di Mario Panzini
Compagnia: Teatro del Sorriso
Teatro per Ragazzi
Prendete un "caffè" gestito da un padrone cinico e senza scrupoli, che anche se non ha il cappello bianco è cattivissimo come solo i clown "bianchi" sanno essere. In questo caffè altri due clown, che non avranno il naso rosso ma la stupidità è la stessa, fanno i camerieri, tanti camerieri, perché come potete immaginare è molto facile essere licenziati in questo bar, ma è anche vero, purtroppo, che c'è sempre un disoccupato pronto dietro la porta. Aggiungiamo infine un bel gruppo di clienti che vanno dal babbo sbadato al "matto del villaggio", dal depresso cronico al turista invadente. Un bell'ambientino, no? E così questo "caffè" è davvero una metafora del nostro tempo, dove tutti si affannano a fare non si sa bene cosa, e per potere andare avanti hanno bisogno di uno stimolo, un caffè insomma! Corto? Lungo? Macchiato? Americano? Senza dubbio Scioc!
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Compagnia: Città Teatro di Riccione
Stagione di Prosa
‘Volevo solo fare Amleto' di Francesca e Stefano Tosoni, è il progetto vincitore del GAME 2013, concorso vetrina per artisti marchigiani under 35.
Amleto è il teatro...Amleto è il sogno di ogni attore...Amleto è essere o non essere e se parli di teatro con qualcuno che di teatro non sa nulla, le prime quattro parole che pronuncia sono queste! Amleto è il sogno di mio fratello, Amleto è forse mio fratello....che da una vita viene chiamato per fare Rosencrantz o Guilderstern (tanto sono uguali e sembrano i nomi di due birre medie), il Becchino, Laerte, Marcello, Barnardo, perfino Polonio....ma mai Amleto! Perchè? Perché Amleto è un personaggio enorme, perché Amleto lo possono fare solo i grandi nomi, perché se un attore-regista semisconosciuto decide di fare Amleto è solo per essere lui Amleto!
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di Francesca e Stefano Tosoni
Teatro dialettale
'Mi capita spesso come penso anche alla maggioranza di voi, di ricordare tornando indietro nel tempo i luoghi che ci sono rimasti nel cuore perché vi abbiamo trascorso momenti divertenti allegri e spensierati. Uno di questi posti per me è il negozio del barbiere, sia perché abitavo proprio attaccato ad una barbieria e da bambino spesso ci trascorrevo i miei momenti liberi, sia perché essa rappresentava un luogo di incontro per gli uomini del paese che a turno ci passavano: c'erano i tipi caratteristici e buffi e quelli che si fermavano solo per chiacchierare o per leggere il giornale. La barbieria diventava quindi una grande famiglia, dove i problemi personali si intrecciavano con quelli sportivi, con quelli economici e con quelli sentimentali.
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Regia: Pietro Romagnoli
Compagnia: Teatrale 'G. Lucaroni' di Mogliano
Teatro per Ragazzi
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Richard Bach. E' una grande e significativa metafora sulla vita e sul mondo in cui viviamo, Jonathan Livingston non si accontenta di razzolare cibo tutto il giorno, il BRANCO BUONAPPETITO a cui appartiene gli va stretto e non trova nel grigio comportamento dei suoi compagni stimoli sufficenti e tali da giustificare un'esistenza. Mangiare e dormire, aspettare ogni mattina l'uscita delle barche, azzannarsi per un pesce e strapparselo di bocca gli uni con gli altri, appaiono pian piano ai suoi occhi come una cosa senza senso, uno spreco di tempo rispetto alle mille cose che un gabbiano potrebbe fare. Decide così di tentare nuove possibilità, prima fra tutte quella del volo, per il gusto di volare e questa volta non solo per il cibo. Jonathan viene cacciato dal branco ed accusato di avere infranto le regole del branco, solo ed esule impara i segreti del volo e ritrova il piacere dell'aria, del cibo, della vita.
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Regia: Paolo De Santi
Compagnia: Eventi Culturali
Stagione di Prosa
La storia incredibile, fantastica, quasi irreale di "Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento", un pianista, anzi il più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita, senza mai scendere.
Un storia raccontata con grande passione e con la giusta dose di ironia, da quello che è stato il più grande amico e confidente: "Tim Tooney". Novecento non è un monologo ma un incarnato di perfezione, una favola ironica e struggente, poetica bellissima raccontata con grande energia e con la stessa malinconica voluttà che lui usava quando accarezzava le curve di un ragtime. Novecento come la vita. Una vita asserragliata a bordo di una nave persa nell'Oceano.
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con Sante Latini
Compagnia: La Bottega delle Ombre
Stagione Musicale
Michele Torresetti, nato a Civitanova Marche inizia lo studio del violino a sei anni presso la Scuola di Musica "Lino Liviabella" di Macerata. Nel 2003 si diploma al conservatorio "F. E. dall'Abaco" di Verona, sotto la guida del M° Walter Daga con lode e menzione d'onore e nel 2007 si laurea al conservatorio di Milano "G. Verdi" nel biennio con la massima votazione. Nel 2009 ha frequentato l'Accademia Violinistica con il M° D. Bogdanovich a Chioggia e nel 2013 il corso di post-formazione a Lugano con il M° K. Sahatci. Ha seguito corsi e master con R. Honeck, G. Franzetti, F. Fiore, M. Rizzi, F. Manara, Z. Brohn, S.Pagliani. E' risultato vincitore e premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali "Premio Filarmonica" dell' Arena di Verona, "Concorso Europeo Alfredo e Vanda Marcosig" Gorizia, Concorso "Luigi IX" Torino, Rassegna Nazionale "I Giovani per i Giovani", Concorso Internazionale "Anemos" Roma, "Giovani Protagonisti" Verona.
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con Michele Torresetti Violino; Maria Semeraro pianoforte