Per informazioni e prenotazioni:
Info, Prenotazioni e Prevendita:
Comune di Montecosaro, via A. Gatti, 3 dal lunedì al venerdì ore 10-13
Tel. 0733-560798 o al 0733-560768.
La biglietteria del teatro è aperta nei giorni di spettacolo dalle ore 19
Stagione di Prosa
Nel retrobottega di souvenir religiosi si consuma il tormento di Mariano, un 40enne con moglie e figlio, che ha fatto dell'obbedienza una regola, ma che è costretto a confrontarsi con le proprie frustrazioni. Cresciuto in un ambiente asfittico, accontentandosi di un'esistenza preconfezionata, in preda a tic nervosi, segretamente innamorato della sua commessa, quando la ragazza gli lascia capire che lo corrisponderebbe mettendo fortemente in crisi i valori in cui ha creduto, l'uomo si interroga se sia lecito pretendere il diritto alla felicità. Questione spinosa per uno che sprecando opportunità e sottraendosi alla competizione si è relegato ad un ruolo di mero spettatore; ma al termine di una giornata trascorsa a macerarsi nel dubbio, una soluzione, pretestuosa ma inoppugnabile gli affiorerà alla mente permettendogli di compiere, a suo modo di vedere, la migliore delle scelte possibili.
Valentina Capecci
Continua...di Valentina Capecci
con Piero Piccioni
Regia: Andrea Caldarelli
Stagione teatrale
Uno spettacolo, un racconto che narra le vicende dei nostri bisnonni, trisavoli, al tempo della loro emigrazione nei vari stati dell'Europa e del mondo, alla ricerca di un lavoro che potesse dare dignita' e sostentamento alle loro famiglie. Una storia con dialoghi e racconti dell'emigrazione italiana dei primi del '900, quando con una valigia di cartone piena di speranza...partivano...e ...
Continua...di Diego Dezi
Regia: Diego Dezi
Compagnia: Terzo Tempo di Montecosaro
Stagione di Prosa
'Dal momento che vedete la commedia mi guarderò bene, per amor vostro , dal trattenermi sui particolari e non voglio togliere ad essa la grazia della novità e a voi il piacere della sorpresa'. Così Molière presentava la sua commedia al pubblico del 'Grand Divertissement Royal' a Versailles il 18 luglio 1668. Molière trae la vicenda da una sua vecchia farsa 'La jalouise du barbouillè'. E' la storia di un contadino arricchito cha ha avuto la malaugurata idea di sposare una damigella nobile: lo ha fatto per una ingenua ambizione, salvando dal fallimento economico la famiglia della sposa. Ne ottiene inevitabili corna ma soprattutto non ha la possibilità di dimostrarlo ed è qui che la farsa sembra realizzare una volontà fatale. Il contadino si trova a vagare in un labirinto dal quale è impossibilie uscire nonostante cerchi più volte, con forza, di convincere i suoceri del comportamento scorretto della moglie.
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Regia: Diego Dezi
Compagnia: Filarmonico Drammatica di Macerata
Scena Franca
"Scusate se non siamo morti in mare" un cartello esposto da alcuni immigrati durante una manifestazione a Lampedusa. Davanti al catastrofico numero di morti che con cadenza quotidiana sono cronachisticamente raccontati dai telegiornali, il sentimento più diffuso è un comune senso di smarrimento e lontananza, un'impossibilità di comprendere sino in fondo l'entità del fenomeno migratorio, le sofferenze e le disgrazie da esso provocate. La società sistematica e telematizzata in cui viviamo ci ha abituato a questo senso di "indifferente consapevolezza", ma cosa succederebbe se da un momento all'altro fossimo noi i migranti, i protagonisti di questa tragedia dalle connotazioni ancestrali? Scusate se non siamo morti in mare formalizza questa domanda attraverso la sapiente creazione di personaggi dal sapore realistico di grande empatia universale: portatori di speranze, di illusioni e fallimenti.
Continua...di Emanuele Aldrovandi
Regia: Pablo Solari
Compagnia: MaMiMò di Reggio Emilia
Scena Franca
'Bisogna che accada qualcosa. Anche la servitù senza amore, anche la guerra, o la morte. (...) L'uomo è fatto così, caro signore, ha due facce: non può amare senza amarsi. Osservi i suoi vicini, se per combinazione sopravviene un decesso nel casamento: dormivano la loro vita mediocre, ed ecco per esempio che muore il portinaio. Subito si svegliano, si dimenano, si informano, si impietosiscono. Sta per uscire un morto, e finalmente lo spettacolo incomincia. Hanno bisogno della tragedia, che vuole, è la loro piccola trascendenza, il loro aperitivo.' Da La Caduta di Albert Camus
La scena è un aperitivo in un salotto mondano, dove pochi viveur animano frivole conversazioni. La serata è allietata dalla musica di un piano. Nell'attuale socialità,
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Regia: Oscar Genovese
Compagnia: Associazione Franco
Scena Franca
Una inchiesta sul dolore come fonte e sottrazione di vita. In scena due performer per una sacra rappresentazione della vita e della sopravvivenza al dolore e, a noi stessi. Dal corpo allo spirito la performance attinge ad un grammelot di testi sacri e profani e iconografie classiche dei Santi. Non c'è concessione all'estetica né al conformismo ma continua ricerca e improvvisazione. Lo spettacolo ha vinto prestigiosi premi in Italia, Francia, Germania, Polonia, Israele e ottenuto il plauso dalla critica internazionale: "C'è molto dolore, fisico e psicologico, ma anche una proposta di teatro eccellente e meravigliosa danza in questo lavoro. Facile capire come questa sconvolgente performance di teatro fisico abbia conquistato quattro tra i maggiori premi in Europa" David Mead Critical Dance "Il dolore si manifesta qui con una coreografia degli estremi: talvolta instabile aggressiva e brutale, talvolta dolente
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di e con Carlo Massari e Chiara Taviani
Compagnia: C&C Compagny