Stagione amatoriale
La "Piccola Bottega degli Orrori" è un classico del teatro musicale americano, nato da Howard Ashman e Alan Menken. La storia prende spunto da un film in bianco e nero di Roger Corman del 1960, con un esordiente Jack Nicholson. Il grande successo dello show, presentato in origine da Cameron Mackintosh "off-Broadway", ha generato 15 versioni in diverse lingue in tutto il mondo. In Italia, nel 1988, fu il primo musical importato dalla Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi che, accolto con successo, effettuò tre anni di repliche e vinse il Biglietto d'Oro per la stagione 88/89. Nel 1986 un nuovo film della Warner Bros, diretto da Frank Oz, con molte stelle della comicità come Rick Moranis, Steve Martin, James Belushi, Bill Murray e John Candy, lo hanno definitivamente consacrato come un "cult".
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di H. Ashman e A. Menken
Regia: Alessandra Prosdocimi
I Venerdì a Teatro
Una vicenda esilarante che coinvolge un serio professionista, un cottage di campagna e tre signore che non sanno nulla l'una dell'altra, o meglio, ignorano totalmente le reciproche esistenze. Il protagonista ha una madre, una moglie e una segretaria e per ciascuna di loro, una diversa identità. Con pazienza e precisione è riuscito per anni a mantenere tutto segretamente separato e in perfetto equilibrio ma, come spesso accade, il destino beffardo prima o poi arriva a metterci lo zampino. "Twist" risulta così essere un vero e proprio vortice di bugie, un intreccio al fulmicotone nel quale la comicità e l'imprevisto sono gli ingredienti principali.
Continua...di Clive Exton
Compagnia: delle Rane di Morrovalle (MC)
Teatro dialettale
La commedia prende spunto dalla farsa "Moove over Mrs Markham", scritta dagli autori inglese Cooney e Chapman negli anni ‘70. Il testo, totalmente rielaborato e riadattato, mostre le situazioni esilaranti che si vengono a creare nel corso di una serata a casa del tipografo Alfredo Rosichetti, dove si svolge l'azione, ambientata nella Macerata dei giorni nostri. Qui convergono Ennio, socio nonché amico di Alfredo e sua moglie Laura. Troviamo anche un eccentrico arredatore, Aldino, impegnato nel restyling dell'abitazione, e Sarah, una ragazza alla pari, austriaca. La vicenda prende il via quando la moglie del protagonista, Giorgia, si ritrova al centro di un intreccio di tradimenti, equivoci e incomprensioni, originate da una lettera d'amore finita nelle mani sbagliate. Da questo momento si assisterà ad un susseguirsi di colpi di scena che mescolano e confondono continuamente le carte in tavola. Irrompono infatti nella storia uno "stantìo" professore universitario a caccia di avventure sentimentali (Odoacre), una bizzarra "pia donna", scrittrice di apprezzatissimi testi di catechismo in cerca di contratto editoriale (signorina Stranucci) e una disinibita centralinista (signorina Passerini).
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di Eraldo Forti
Regia: Eraldo Forti
Compagnia: Gli amici del teatro di Loro Piceno
Concerto
"Ho pensato di preparare per il sud un concerto particolare, minimale e irripetibile, provando a trasformare un'esigenza e un desiderio e un limite in un'idea, in una possibilità unica sia per noi che per chi verrà ad ascoltarci. Di partire con la chitarra e il computer e di uscire dai percorsi abituali. Ogni concerto un incontro speciale. Tornare in posti intimi e raccolti e guardarsi proprio negli occhi. E farlo in città in cui non solo non ho mai suonato ma spesso non sono neanche mai stato. Dopo lo stupendo frastuono di quest'anno e di questo tour tra migliaia di persone ritrovare una dimensione piccola, viaggiare in treno o in macchina in due come ho fatto per anni all'inizio di questa avventura. Non vedo l'ora di portare in giro questo concerto di caos silenzioso , di suoni rarefatti, di chitarre acustiche maltrattate o arpeggiate, di chitarre elettriche distorte o pulite, di grida e di silenzi. Con me si alternerà con la chitarra e il computer Andrea 'Cabeki' Faccioli."
Vasco Brondi
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con Vasco Brondi chitarra acustica e voce,
Andrea Cabeki Faccioli chitarre elettriche, chitarre acustiche e computer
I Venerdì a Teatro
Cinque è la storia di cinque amiche non per la pelle e di un "sesto incomodo", l'uomo, che si ritrova non suo malgrado al centro di un vortice di equivoci che lo vedranno soccombere. O forse no.
Cinque è una commedia brillante, le cui protagoniste sono cinque donne che si ritrovano dopo cinque anni dal termine degli studi universitari, a raccontarsi le loro cinque passioni dell'epoca e le cinque attuali. Al centro delle cinque storie, cinque figure di "maschio" che finiscono sempre per fare una figura barbina. O forse no. Da qualunque angolazione la si guardi questa commedia brillante scritta da Claudio Salomoni, autore piacentino emergente con all'attivo 13 commedie e 5 musical, oltre a far ridere, offrirà a ciascun spettatore una morale della favola del tutto personale. Sicuramente una commedia dove la figura femminile esce dagli schemi classici della commedia brillante, schema in cui solitamente la donna-angelo del focolare subisce il tradimento da parte dell'uomo-macho ed infingardo, che si invaghisce della donna-femme fatale, salvo poi arrivare al lieto fine ove tutti vivranno riappacificati, felici e contenti. Quindi non ci si aspetti una donna "politically correct" anzi, sicuramente qualcuno storcerà un po' il naso di fronte a queste figure femminili, come si direbbe, molto emancipate. Un'unica avvertenza, il linguaggio moderno utilizzato dall'autore a tratti è molto colorito, per cui se ne sconsiglia la visione ad un pubblico sensibile ed ai bambini.
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di Claudio Salomoni
Compagnia: Papaveri e Papere di Fabriano (AN)
Teatro per Ragazzi
Tutto inizia in una bottega dove vive Gelsomina, un po' barbona e un po' bambina, che di mestiere fa l'aggiusta cose. Tutti i giorni, alla stessa ora del mattino, in compagnia della sua fidata radio, apre la sua bottega. Un bel giorno arriva una vecchia valigia con dentro un pulcino di stoffa che, appena riparato, inizia a vivere una nuova vita.Qui iniziano le avventure di Pulcino in cerca di una mamma, perché si sa che la prima cosa che cerca un cucciolo è la mamma! Ad aiutarlo in questa ricerca, insieme a Gelsomina, da un'astronave fatta di un' accozzaglia di oggetti da cucina arriva anche 3x2 uno strampalato anatroccolo proveniente dallo spazio che si metterà a capo della spedizione "Cerca una mamma per Pulcino".
Un viaggio che li porterà in una città puzzolente fatta di cartoni, poi in un bosco di ombrelli e ventagli ed infine in un enorme mare blu. Tra scoperte, avventure ed incontri con improbabili mamme, seguiremo la storia di Pulcino, fino all'epilogo finale dove, sotto un cielo stellato, finalmente troverà affetto e serenità tra le braccia di Gelsomina.
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con Lucia Palozzi
Regia: Francesco Mattioni
Compagnia: Teatro Pirata
I Venerdì a Teatro
'Questo spettacolo non racconta solo la storia di Don Giovanni , ma anche la storia del Don Giovanni. Non si limita cioè a raccontare le avventure del gran seduttore di Siviglia dal primo bacio rubato fino al suo castigo finale, ma ne segue la vita teatrale lunga quattro secoli (...) Don Giovanni è una tragedia, perché inizia e finisce con la morte di un personaggio. Don Giovanni è una farsa, perché i contrasti servo - padrone, i travestimenti, le trovate sono certamente caratteristiche del teatro comico popolare. Il riso ha la funzione rituale, è l'esorcismo delle forze demoniache e sovrannaturali che pervadono la scena. Questa funzione è affidata al servo di Don Giovanni, Pulcinella. La sua irruenta comicità dà alla rappresentazione un carattere popolare e farsesco, nelle cui pieghe però si insinua la tragedia. Una tragedia destinata a rimanere nel ricordo e nella riflessione dopo il lento svanire del riso. Per questo la nostra è una farsa tragica. Tutto questo sarà percorso e attraversato dalla musica di Mozart, un genio ribelle, un seduttore che meglio di chiunque altro poteva comprendere e sintetizzare il mito di Don Giovanni. Un mito moderno, forse l'ultimo, che ancora seduce, inganna, incanta. Così ha fatto anche con noi, che indegnamente, lo porteremo ancora una volta sulla scena, mettendo un altro granello si sabbia nella sua immensa, infinita storia'.
Francesco Faccioli.
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di Francesco Facciolli
Compagnia: Teatro dei Picari di Macerata
I Venerdì a Teatro

La "
farsa tragica", a cui assisterete, racconta dell'illustre magistrato Diomede Riccardi, che alla vigilia della sua nomina in Cassazione, si concede una seratina romantica con la fidanzata nella villa di campagna di sua moglie; l'uomo è lontano dall'immaginare che quella sarà la notte peggiore della sua vita. O forse no
Continua...di Francesco Tranquilli
Compagnia: Piccola Ribalta di Civitanova Marche (MC)
Teatro per Ragazzi

Assurdo e raffinato gioco fatto di musica, di verità, di nudità, di fame, di sete e di amore. Quattro personaggi per due attori: due servi di scena (personaggi maschera) e due musicisti inconcludenti. Due storie che si intrecciano per poi fondersi e ribaltarsi in una trama composta da una potente comicità. Il gioco dei corpi messi in luce dalle mezze maschere si unisce alla comicità frontale clownesca. Il fallimento crea l'assurdità. Lo spazio diviso da un sipario minimale viene all'improvviso capovolto creando dei retroscena, dei non-visti, che portano lo spettatore in una condizione di grande complicità e intimità. Un esempio di contemporaneità nella Commedia dell'arte e nel Clown. DIAPASON è un salto nel vuoto senza rete di protezione.
Continua...di e con Diego Carletti e Luciano Menotta
Compagnia: ICircondati
Stagione teatrale
'Volevo solo fare Amleto' di Francesca e Stefano Tosoni, è il progetto vincitore del GAME 2013, concorso vetrina per artisti marchigiani under 35.
Amleto è il teatro...Amleto è il sogno di ogni attore...Amleto è essere o non essere e se parli di teatro con qualcuno che di teatro non sa nulla, le prime quattro parole che pronuncia sono queste! Amleto è il sogno di mio fratello, Amleto è forse mio fratello....che da una vita viene chiamato per fare Rosencrantz o Guilderstern (tanto sono uguali e sembrano i nomi di due birre medie), il Becchino, Laerte, Marcello, Barnardo, perfino Polonio....ma mai Amleto! Perchè? Perché Amleto è un personaggio enorme, perché Amleto lo possono fare solo i grandi nomi, perché se un attore-regista semisconosciuto decide di fare Amleto è solo per essere lui Amleto! Proprio in Amleto Shakespeare dice che il teatro è lo specchio della vita, per cui Amleto è vita: figlio ribelle, arrogante, ironico, depresso, forse pazzo, forse no! Innamorato disilluso, amico tradito, codardo, vile, incorente, ama e odia sua madre...ama e odia se stesso...ama e odia...
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di Francesca e Stefano Tosoni
con Francesca e Stefano Tosoni, Pamela Olivieri
Regia: Stefano Tosoni
Concerto
Tour di presentazione del nuovo disco "TU PRENDITI L'AMORE CHE VUOI E NON CHIEDERLO PIÙ". A quasi due anni di distanza dal precedente, ecco tornare Cesare Basile con un nuovo album di storie e canzoni. Dopo essersi fatto cieco per arrivare al cuore delle parole, dopo aver cantato di donne in ginocchio vessate e martoriate dalla mano del padrone ed essersi ripreso la libertà a fianco di Nunzio, che "ha un cuore di latta e lo batte a grancassa", ecco che Cesare Basile torna a pescare in quel mare oscuro e crudele fatto di storie marginali, di uomini vinti ma vivi , di perdenti assassini senza appartenenza, dove arte e impegno si mischiano tra loro come acqua e cemento, scolpendo nella roccia la poetica drammaticamente nuda e cruda di un musicista che prosegue il proprio viaggio sostenuto da una lucidità visionaria che non ha uguali e che fa di Cesare Basile un classico imprescindibile per chi volesse oggi tracciare una mappa della storia della canzone d'autore Italiana.
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con Fiati: ENRICO GABRIELLI (Calibro 35, Afterhours, Mariposa, Der Maurer,
Incident on South Street)
Violino: RODRIGO D’ERASMO (Afterhours)
Pianoforte/tastiere: SIMONA NORATO (Dimartino, Iotatola)
Basso: LUCA RECCHIA
Percussioni: MASSIMO FERRAROTTO
Sulla scia di una ormai consolidata e sempre apprezzata consuetudine, che ha portato sul palcoscenico dello splendido Teatro Giacomo Leopardi i più bei capolavori della letteratura operistica europea, L'Associazione Musicale Selìfa rinnova la bella tradizione dell'appuntamento del Lunedì di Pasqua con l'Opera a San Ginesio presentando quest'anno La Bohème, l'immortale capolavoro di Giacomo Puccini. L'opera, ricca di tanti celebri momenti musicali, vuole anche costituire un omaggio al compositore toscano nel novantesimo anniversario della morte. Essa ci viene proposta da un cast di bravissimi musicisti e cantanti che in passato hanno già dato, in questo teatro, prova della loro alta professionalità e sicura preparazione. È da sottolineare la significativa partecipazione del Piccolo Coro di Selìfa diretto da Mario Baldassarri.
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con Chiara Margarito; Gianluca Pasolini; Yulija Poleschuk; Mattia Olivieri; Gianluca Ercoli voce narrante.