Più de là che de qua

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Regia: Francesco Facciolli
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L’acquisto dei biglietti al botteghino è possibile nei giorni degli spettacoli a partire dalle ore 19.00
"Nuda e Cruda" è il titolo dello spettacolo di successo di Anna Mazzamauro, diventato anche un libro. Lo scopo è quello di mostrare come liberarsi dai pregiudizi, dai principi e dagli amori guasti, come levarsi dai piedi il peso della diversità (non sono io che sono diverso, sono gli altri che sono troppo uguali) per raccontare come si impari a mostrare quel fascino struggente della donna brutta, a sentirsi come una sovrana, un'imperatrice delle brutte misure
Nella casa di un quartiere popolare di Napoli, un giovane ragazzo di vent'anni, autistico, ma totalmente autosufficiente, vede invaso l'appartamento dove è rimasto solo per la prematura scomparsa della madre da un losco individuo che lo sequestra per ventiquattro ore. Un evaso soprannominato Giotto. Superato lo shock iniziale, Umberto comincia una instancabile difesa di se e del suo ambiente, del suo passato e del suo presente. Una serie di coincidenze, involontariamente scaturite dal giovane, trasformano via via quello che, per lui, si prospettava come un tragico giorno, in un inaspettato momento favorevole.
La commedia è l'ultimo lavoro portato in scena dal Gruppo Teatrale Giovanni Ginobili. L'opera ha debuttato il 25 Aprile scorso nel teatro di Petriolo dove per cinque sere ha registrato il tutto esaurito. Dal 1981 il Gruppo è impegnato non solo a divertire ma, anche a trasmettere quei valori schietti e preziosi come la fedeltà alle tradizioni della propria gente, la tutela della propria identità ed una visione della vita a misura d'uomo che oggi purtroppo nel mondo della globalizzazione stanno rischiando di scomparire. Da diversi anni la Compagnia si è posta un altro obiettivo: avvicinare i giovani al teatro. Grazie alla loro partecipazione attiva, nel Settembre 2014, ottanta ragazzi tra attori, ballerini, musicisti e cantanti hanno portato in scena lo spettacolo 'Sotto l'arco del torrione' avvalendosi della scenografia naturale della piazza di Petriolo.
"Senz'aria" è la cronaca nera e cattiva di una maternità malata. La rappresentazione di un episodio che voleva essere normale ma che normale non fu. Mistero e quotidianità fusi in un mix di follia e calma apparente. Sarete catturati e commossi da una storia che, purtroppo, accadde davvero e accade ancora oggi. Ada De Montis, una donna forte e disturbata, vive in una casa tanto sfarzosa quanto cupa. Accoglie in casa una sorella nubile, Imma, poco avvenente, dal carattere debole. Fra le due si instaura una relazione ambigua, segreta e negata. La casa, metafora dell'animo delle donne, cela segreti inconfessabili, chiusi in stanze buie, murate, senz'aria. L'arrivo di una donna forestiera, Bianca Nicolini, porterà alla luce i misteri nascosti. Tutto quello che qui si dice, accadde. "Io ho voluto narrare una storia monca perché era mia intenzione narrare il non detto, quelle cose che non devono dirsi perché "non sta bene".
Linda Valori e Jnr Robinson due personaggi in coppia che rappresentano la magia intensa della musica Soul Blues e R&B di oggi. Storie diverse ma parallele che oggi si incontrano per realizzare un grande progetto di livello internazionale. Le straordinarie doti e versatili di questi artisti, catturano il pubblico regalando emozioni uniche. Fuori Abbonamento
Siamo a Macao. La giovane Timida principessa Myosotis sta per sposarsi ma, al contrario di quanto sarebbe lecito supporre, è triste perchè deve abbandonare i sogni e i giochi della fanciullezza. E anche il principe Ciclamino, suo promesso sposo, è triste per gli stessi motivi e si dimostra scarsamente entusiasta del matrimonio. Ora a Macao c'è questa usanza: durante il periodo di fidanzamento di una principessa, ogni divertimento e ogni lavoro vengono sospesi. Ed è proprio in questo periodo che giunge a Macao la bella Cin Ci Là, attrice cinematografica francese, assieme a Petit Gris il suo accompagnatore ufficiale, innamorato cotto di lei. Il Mandarino di Macao Fonky, padre della principessa Myosotis, decide di affidare i due giovani, così scarsamente entusiasti del matrimonio alle esperte cure di Cin Ci Là.
La "Danza delle Libellule" è l'unica operetta nata in Italia ad aver varcato trionfalmente il confine nazionale. Non è raro ascoltare ancora oggi nei concerti operettistici dei paesi del nord arie di questa operetta. Uno dei motivi principali di questo successo fu il connubio con il celeberrimo Franz Lehár, che ne firma le musiche. Abbondano i tempi di marcia, ma si tratta di motivi attraenti piacevoli da ascoltare. Nel valzer lento "Neve, gel" è evidente lo stile di Lehár, così come negli altri numeri affidati al soprano e al tenore, mentre la mano di Lombardo è evidente nelle danze alla moda e nei brani d'insieme. Suo è il fox-trot più popolare dell'operetta italiana: il "fox delle gigolettes", un bis oggi come ottant'anni fa.
"Lo Zoo di Vetro" è una drammaturgia viva, emotiva, vibrante, intessuta di metafore e intuizioni poetiche. L'autore americano lo definisce "un dramma di memoria", ma è soprattutto epifania di un inconscio che meglio di tutti sembra rappresentare la quotidianità disperante e silente della nostra epoca: la famiglia. A vestire i panni di Amanda sarà in questa edizione una vera e propria mattatrice come Pamela Villoresi, un'interprete dalla forza esplosiva, versatile nell'utilizzo dei diversi registri, come richiede il personaggio.
Macerata anni '70, Giovanni e sua moglie Giulia hanno un bel da fare con le proprie figlie ventenni Gaetana e Bianca. L'arrivo casuale di Michele cambierà la vita di tutti, generando simpatiche gags. Le canzoni di Jimmy Fontana faranno da cornice a questo spaccato di vita maceratese.
In "Ben Hur" si affronta il tema dell'immigrazione e del razzismo in modo nuovo e brillante. Nicola Pistoia, che firma la regia dello spettacolo, è uno stuntman caduto in disgrazia dopo un avvio eccellente niente di meno che con Spielberg nel film "Salvate il soldato Ryan". Oggi si ritrova infortunato e in attesa di risarcimento; così per sbarcare il lunario si arrangia a posare, vestito da centurione per i turisti che passano davanti al Colosseo. Sua sorella Maria (Elisabetta De Vito) è separata, per arrotondare gli spiccioli del fratello è costretta a lavorare in una chat erotica. A rompere il tran tran quotidiano arriva Milan (Paolo Triestino), ingegnere bielorusso con tanta voglia di lavorare. Per mandare soldi alla sua famiglia, Milan si arrangia a far tutto, anche a sostituire Sergio nel ruolo di centurione
Il parroco di un paese trova dentro la chiesa un neonato e decide di prendersi cura di lui nonostante le chiacchiere della gente e la perplessità della perpetua. Il bambino cresce con il 'padre per procura' ed un giorno scopre di essere figlio di una povera ragazza sedotta ed abbandonata dal rampollo di una famiglia nobile e ricca.
L'Associazione "All'opera!", tra i suoi scopi di promozione della cultura musicale, ha quello di favorire la conoscenza e l'apprezzamento dell'opera lirica anche tra coloro che normalmente non frequentano i grandi teatri operistici e che, per vari motivi, non si sono mai avvicinati a questo genere musicale. Alla sua nascita il genere operistico aveva una forte connotazione popolare, persa poi nel tempo per diventare appannaggio di un'elite. L'Associazione, riprendendo l'antica accezione dell'opera, intende riportarla tra la gente, a questo scopo è fondamentale la collaborazione delle Amministrazioni nei cui territori si collocano gli antichi piccoli teatri storici, patrimonio fondamentale delle nostre terre e mai sufficientemente valorizzato. Attraverso un allestimento, accattivante, un utilizzo delle risorse locali per ciò che riguarda l'aspetto vocale e strumentale, il commento e la spiegazione che fungono
Perché "Love Bombing"? Perché parlare di Stato Islamico, di jihad, di resistenza, di sopravvivenza? Partiamo col dire che il collettivo Nest ha nel suo dna utilizzare il teatro come mezzo artistico per denunciare con feroce concretezza le malattie di cui è affetta la nostra società, con un occhio sempre vigile sulle problematiche universali di un mondo, geograficamente parlando, sempre più in difficoltà. Tenta di esprimere attraverso il linguaggio teatrale, un deciso dissenso verso chi cova il desiderio di lobotomizzare la massa per indurla più facilmente al proprio tornaconto personale. L'attenzione all'attualità, alla cronaca, alle problematiche che attanagliano il nostro spazio vitale e creativo, sono da sempre spunto di riflessione per il collettivo Nest, e molto spesso diventano gli argomenti degli spettacoli che si decide di portare in scena. Sottoporli all'attenzione di un pubblico che ha voglia di sapere, di scoprire, di riflettere.
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