Stagione teatrale
Il testo propone, ancora una volta, il viaggio che Ruccello aveva intrapreso nel quotidiano attraversato e contaminato dal thriller, nonché il viaggio nel panorama desolato della periferia urbana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere. Un percorso apparentemente triste che però viene ravvivato ora da una miscellanea di sentimenti, ora da involontaria comicità. Una serie di colpi di scena con un occhio al cinema "thrilling"; ma mentre Le cinque rose ha come riferimento il cinema di Hitchcock, di Argento, di Polanski, nel Notturno domina quello anni '70, per intendersi di Scorsese e di Kubrik. I canoni sono sempre gli stessi: il luogo isolato, il protagonista barricato all'interno, la minaccia esterna che semina orrore e sgomento fino ad un catartico finale. L'azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli:
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di Annibale Ruccello
con Giuliana De Sio
Regia: Enrico Maria Lamanna
Stagione teatrale

Portavo a spasso un cieco dalla nascita e raccontando ad un cieco tutto quello che vedevo io riuscivo a vedere tutto meglio. Luigi Di Ruscio
Istrionico, irriverente, vero animale da palcoscenico, Ascanio Celestini con il suo nuovo spettacolo azzarda un tema a dir poco irrequieto: come sarebbe, cosa farebbe e cosa penserebbe Gesù se tornasse sulla Terra. Con il suo sguardo critico ad alta tensione, Celestini ci porta in un monolocale di periferia, con vista sul parcheggio di un supermercato: lì troviamo Gesù, mandato tra gli uomini non per salvarli, non per redimerli, ma solo per osservarli. Proprio per questo è cieco e a raccontargli quello spicchio asfaltato di mondo che si può vedere dalla finestra è un apostolo, Pietro.
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di e con Ascanio Celestini
con Gianluca Casadei fisarmonica, Alba Rohrwacher voce fuori campo
Danza
Romeo e Giulietta è il balletto che ho danzato con più frequenza nella mia carriera di ballerino impersonando i ruoli di Romeo e Mercuzio innumerevoli volte in diverse versioni coreografiche. Il capolavoro di Prokofiev, lacerante nella sua tragicità, mi sta a cuore forse più di ogni altro balletto. Personalmente trovo che la vicenda di Romeo e Giulietta sia di grande attualità oggi più che mai. L'intolleranza, la violenza, gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto oggi un grado di tensione come forse mai in passato. La vera tragedia di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell'amore, al suo stadio più puro, davanti alla cecità ed alla barbarie dell'odio razziale, del conflitto di ideologie e religioni. Il dramma si snoda e si sviluppa sino alla sua catarsi tra giovani, anzi giovanissimi, la cui purezza di passioni e sentimenti mai arriverà ad intorpidirsi a contatto con il lacerante corrosivo bisogno di supremazia e potere del mondo adulto.
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Compagnia: Junior Balletto di Toscana
Spettacolo di circo contemporaneo
Un viaggio sorprendentemente originale, un' esperienza sensoriale unica dove perdersi in un componimento sinfonico di acrobazie, giocolerie e musiche dal vivo. Uno spettacolo sensibile e poetico, dove l'incontro tra circo, musica e teatro dà vita ad una tenera esplosione di energia che toccherà la vostra anima. Nel 2011 con l'arrivo del "Circo El Grito" si assiste per la prima volta in Italia al diffondersi di una compagnia di circo contemporaneo: con oltre 500 repliche fra i propri spettacoli e quelli ospitati, quello di El Grito è l'unico esempio di compagnia di circo contemporaneo che entra in maniera sistematica e dalla porta principale nei più importanti centri culturali del Paese declinando questo nuovo linguaggio nei suoi tre luoghi simbolo: la strada, il teatro e lo chapiteau. Dall'Auditorium Parco della Musica di Roma alla Biennale Internazionale di Circo di Bruxelles, El Grito si è confrontato con le più prestigiose istituzioni culturali italiane ed europee per la realizzazione di progetti culturali che siano volàno della diffusione dell'arte circense contemporanea.
Continua...di e con Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini
Stagione teatrale
La prima edizione professionale italiana autorizzata dagli autori ed eredi dopo le cinque precedenti di esclusiva del Teatro Sistina di Roma. Dopo il grande successo della stagione 2013-2014, torna in scena la commedia musicale italiana più famosa al mondo, riproposta dalla Compagnia dell'Alba. Lo spettacolo fa rivivere l'indimenticabile avventura di Don Silvestro, di Clementina, del sindaco Crispino, di Toto e di Consolazione. Un'edizione fedele all'originale degli anni Settanta, nella regia e nelle coreografie, semplicemente ridimensionata nella costruzione scenica. La proposta è stata accolta con entusiasmo dagli autori e dagli eredi, e gli interpreti hanno superato un'apposita audizione alla presenza del M° Armando Trovajoli prima della sua scomparsa. «Un monumento nazionale: ecco cos'è questo spettacolo.
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di Garinei e Giovannini sciritta con Iaia Fiastri
liberamente ispirata a After me the deluge
di David Forrest
Regia: e coreografie riprodotte da Fabrizio Angelini
Compagnia: dell'Alba
Stagione teatrale
Illiria. Il Duca e la Contessa hanno due tenaci fissazioni: il Duca si è fissato sulla Contessa perché lei non ne vuole sapere; la Contessa si è fissata sul fratello morto, al quale vuole restare fedele per sette anni. Con questi due begli esemplari di nevrosi narcisistica, tutto resterebbe nell'immobilità e addio commedia. Ma il Destino - e Shakespeare - fanno scoppiare una tempesta: una nave fa naufragio, dal quale si salva una ragazzetta di nome Viola. Nel naufragio ha perduto un fratello. La ragazzetta si trova sperduta in Illiria; ma è piena di risorse (vecchiotte, a dir la verità: Plauto, gli Italiani, già Shakespeare in commedie precedenti) e decide di travestirsi da ragazzo e di diventare il paggio del Duca. Il Duca lo prende in grande simpatia (il paggio-ragazza si innamora tambur battente di lui) e decide di farlo diventare il suo messaggero d'amore con la Contessa.
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di William Shakespeare
con Carlo Cecchi, Daniela Piperno, Vincenzo Ferrera, Eugenia Costantini
Dario Iubatti, Barbara Ronchi, Remo Stella, Loris Fabiani
Federico Brugnone, Davide Giordano, Rino Marino, Giuliano Scarpinato
Regia: Carlo Cecchi
Stagione teatrale
Una cena in famiglia con il marito, l'amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l'annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c'è di più bello? Il migliore dei ristorante non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini. Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il paté che da il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi un "pasticciaccio",
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con Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli
e Pino Quartullo
Regia: Maurizio Micheli
Echi e sussurri di Casa Leopardi. "Giacomo, mio figlio" è il racconto di due esistenze speculative, innamorate della sapienza e della cultura, che dalla fonte dei libri hanno però tratto conclusioni diverse: la certezza della tradizione per Monaldo, il rinnovamento il fascino del futuro ed infine il pessimismo per Giacomo. Il racconto di un padre e di un figlio che si sono amati e odiati a modo loro: l'uno, sentendosi in dovere di difendere il figlio da una sbornia modernista, l'altro, il figlio, riconoscendogli il lascito di un patrimonio libresco e di sapienza dal quale paradossalmente aveva distillato posizioni e visione del mondo opposte a quelle paterne. Un intimo dialogo sottinteso, mai dichiarato, ma che è continuato per la vita intera. Ma, a sottolineare la modernità dei temi, il viaggio sarà contrappuntato anche dalle parole e dai suoni dei maggiori cantautori italiani del periodo eroico. Recanati
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di Paolo Logli e Luca Violini
Regia: Luca Violini e Marco Bragaglia
Compagnia: Quelli che con la voce