Stagione di Prosa
La commedia, scritta a quattro mani da Armando Curcio ed Eduardo De Filippo, è ambientata nella Napoli post-bellica e racconta la miseria e l'arte di arrangiarsi, attraverso uno spaccato di vita familiare intriso di sberleffi, risate ed equivoci.
Il testo condensa tutti gli elementi tradizionali del teatro di Eduardo, sempre attento ad evidenziare la condizione di bisogno e di ingiustizia sociale, o addirittura esistenziale, dell'uomo.
Giovanni Ruoppolo vive una vita di miseria, stenti e sventure con la moglie Cristina ed il loro figlio adottivo Erricuccio. Benché ferito ed amareggiato, non rinuncia, però, mai alla lotta con la vita per affermare la propria dignità e si industria come può in mille iniziative, che il più delle volte falliscono.
Finalmente, un giorno, anche in casa Ruoppolo, inattesa, arriva la fortuna (con la effe maiuscola). A Giovanni giunge, infatti, la notizia che egli è erede di un grande patrimonio, lasciatogli in testamento da suo fratello Federico, da poco morto in America. Sta per diventare, quindi, molto ricco, ma...
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di Armando Curciolo ed Eduardo De Filippo
Compagnia: Masaniello di Torino
Stagione di Prosa
Libby Tucker è una ragazza 19enne che ha attraversato l'America da New York a Los Angeles per riallacciare i rapporti con il padre (lo scrittore cinematografico Herbert Tucker) che l'ha abbandonata da quando lei aveva solo 3 anni. Herbert vive e lavora in una casetta nei pressi di Hollywood in compagnia della dolcissima Steffy Blodell; gli affari non vanno benissimo e la sua vita riceve un vero scossone quando, al risveglio (si fa per dire) da una nottata praticamente insonne, si trova a dover affrontare l'improvvisata fattagli dalla figlia della quale aveva praticamente dimenticato l'esistenza. Da qui inizierà davvero una nuova vita per Herbert che dovrà fare i conti con sentimenti messi in letargo da troppo tempo e che, grazie a Dio, saranno ancora vitali e cristallini.
Da quest'opera fu tratto anche un film con Walter Matthau del 1982.
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di Neil Simon
Compagnia: Giardini dell'Arte di Firenze
Teatro per Ragazzi
Sulla tratta ferroviaria Ancona-Roma, dai piccoli paesi delle Marche, fino agli anni sessanta si potevano trovare dei particolari viaggiatori, i CORRIERI, che carichi di enormi valigioni prendevano il treno della notte per arrivare a Roma, in mattinata, consegnare le loro merci (uova, selvaggina, verdure, piccoli oggetti ecc.) ed essere poi di ritorno in serata. A loro è dedicato ed ispirato il nostro spettacolo. Attilio, l'ultimo corriere rimasto; tutti i giorni alla stessa ora va alla sua stazioncina carico di valigie, valigione, valigette, il suo lavoro è stato soppiantato dal moderno commercio, ma lui non disdegna di riaprire le sue valigie per raccontare le storie improbabili che vi sono richiuse, fiabe, leggende, storie lunghe, storie brevi, comiche, tristi, terribili e gentili e che prendono vita proprio da quegli oggetti, verdure, uova, vestiti, che in quelle valigie hanno viaggiato per anni. Il tutto accade tra un treno che parte ed uno che arriva, nel magico momento dell'attesa, quando il tempo si sospende, come nelle fiabe, come nei racconti, come nei sogni, come nel teatro.
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Compagnia: Teatro Pirata di Jesi
Stagione di Prosa
Conoscete la teoria dei "7 Sosia"? È quella teoria secondo cui per ognuno di noi, nel mondo, esisterebbero 7 doppioni, 7 controfigure, 7 uomini o donne tali e quali a noi. La natura umana può impegnarsi a mescolare le carte, ma le variabili, per quanto sterminate, risultano comunque finite e quindi soggette a ripetersi! "Ehi, ma tu sei tale e quale al mio benzinaio!", "... al mio parrucchiere!", "... alla mia estetista!", "... a quel cantante... come si chiama?... dai quello famoso...". Non c'è vaccino di immunità, siamo tutti destinati al "tale e quale"!
Ma se c'è una regola ci sarà anche l'eccezione. Esistono casi particolari, persone i cui tratti somatici e trasformismo espressivo si coniugano insieme in maniera così imprevedibile da sfuggire alla statistica? Si può essere tali e quali a se stessi? È la domanda che si pone Gabriele, cominciando così un percorso a ritroso attraverso la sua carriera, fatto di ricordi, suoni e musica, che dalla televisione vuole tornare alle origini, in quel teatro che lo ha consacrato al grande pubblico.
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di Gabriele Cirilli, Maria De Luca, Giorgio Ganzerli, Gianluca Gemelli, Carlo Negri, Giovanni Tamborrino
con Gabriele Cirilli
Regia: Andrea Palotto
Musica a Teatro
Il Coro Equi-Voci è nato nell'ambito di un corso di orientamento musicale promosso dal Comune di Urbisaglia, si è poi costituito come "Associazione amici della musica" dal 1998 sotto la direzione di M° Tiziana Muzi. Dal 2011 è membro dell'Italian Gospel Choir. Già dai primi anni dopo la sua formazione , il coro Equi-Voci è stato impegnato in progetti molto significativi ed importanti.
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con Coro Equi-Voci di Urbisaglia
Teatro per Ragazzi
Uno spettacolo per ragazzi realizzato dai ragazzi. La Compagnia amatoriale Fuoricopione presenta lo spettacolo "La guerra dei bottoni", versione teatrale del romanzo del francesce Louis Pergaud. Protagoniste della commedia sono due bande di ragazzi quotidianamente in lotta l'una contro l'altra. Unico obiettivo quello di spogliare l'avversario di tutti i bottoni, fibbie e lacci che porta addosso per rimandarlo a casa coi pantaloni in mano. Per evitare di subire rimproveri di madri disperate se non la collera dei padri (unici adulti in scena), i ragazzi attuano i piani più strampalati, fino all'arruolamento di sorelle come sarte e crocerossine.
Una storia quindi per adulti ma soprattutto per i più piccoli, interpretata da una compagnia formata da 16 bambini dagli 8 ai 12 anni e da solamente 4 adulti . "Abbiamo voluto proporre questa storia" spiegano i registi Gabriella Bottini e Michele Galeazzi "cercando di mantenere in tutto e per tutto lo spirito dell'epoca tanto che rivedremo sul palco giochi ormai scomparsi, come fionde e cappuccetti".
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Compagnia: FuoriCopione di Ancona
Stagione di Prosa
Cosa accadrebbe se in un luogo senza spazio e senza tempo tre esseri umani decidessero di fondere musica, drammaturgia contemporanea e poesia? Delirio sarebbe la risposta più appropriata. Ancora di più sarebbe "DELIRIO A TRE".
La musica diventa canzone, la canzone racconta storie, le storie scuotono i sensi, liberano risate, tolgono il fiato. Parole e note continuano a rotolare sul palcoscenico, rimbalzano in platea e suscitano incontri inaspettati.
In un percorso delirante tra gag, musica e tanta leggerezza due uomini e una donna, o una donna e due uomini, o tre uomini e una gamba di donna... insomma tre menti malate di teatro faranno rimbalzare lo spettatore per un'ora e venti lungo i tortuosi meandri inestricabili, scoscesi, bui e tempestosi sentieri della psiche umana, lasciandolo senza le forze di ritornare alla propria vita.
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con Tiziana Foschi, Antonio Pisu e Piji
Stagione di Prosa
Commedia dialettale in due atti. Anno 1890. Non lontana da un piccolo villaggio del Far West, la riserva indiana ospita da tempo la tribù dei Piedi Zuzzi. A causa delle forti piogge, il fiume che attraversa la riserva straripa costringendo la tribù a una fuga precipitosa: i Piedi Zuzzi approdano in massa al villaggio. Le diverse culture dei bianchi e dei selvaggi entrano così in contatto generando, come prevedibile, pericolose scintille. In un clima di reciproci sospetti, diffidenza, minacce e recriminazioni, prende forma una convivenza forzata che porterà a inevitabili sconvolgimenti nel modo di pensare degli uni e degli altri. La "paura del diverso" prende la via del comico, e con essa tutti i luoghi comuni che sempre accompagnano il tema dell'integrazione tra culture.
Continua...di Paolo Carassai
Compagnia: Teatro Totò di Pollenza
Teatro per Ragazzi

Impavido, irrefrenabile, divertente, sbruffone e coraggioso eroe di nome Robin Hood. Le sue avventure si tramandano da 800 anni di foglia in foglia, di cantore in cantore, dalle pagine scritte ad un grande musical. I nostri eroi Marianna e Robin, il magico Fra Tuck, il buon Little John, la maldestra tata, il crudele Guyo e poi avventori, banditi, ancelle e servitori vi accompagneranno in questa avventura che vuole raccontare come un uomo può diventare un eroe.
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Compagnia: In punta di piedi di Tolentino
Stagione di Prosa
Commedia in dialetto. Zio Felice, che abita a Roma, torna a Pioraco per respirare un po' di aria buona e per controllare i progressi del nipote Antonio che lui mantiene agli studi di medicina. In realtà Antonio usa i soldi dello zio per giocare a carte, regolarmente perdendoli ed è comprensibile il suo sgomento quando deve rendere conto della sua situazione. Siccome possiede una fervida fantasia, racconta allo zio di aver impiegato il denaro per mettere in piedi una clinica per malati di mente, usando a tale scopo la Pensione La Rosa e gli ignari pensionanti. Da qui nasce una girandola di equivoci e situazioni esilaranti che accompagnano tutti all'inconsueto finale.
Continua...di Edoardo Scarpetta
Compagnia: Filodrammatica Piorachese
Replica
Conoscete la teoria dei "7 Sosia"? È quella teoria secondo cui per ognuno di noi, nel mondo, esisterebbero 7 doppioni, 7 controfigure, 7 uomini o donne tali e quali a noi. La natura umana può impegnarsi a mescolare le carte, ma le variabili, per quanto sterminate, risultano comunque finite e quindi soggette a ripetersi! "Ehi, ma tu sei tale e quale al mio benzinaio!", "... al mio parrucchiere!", "... alla mia estetista!", "... a quel cantante... come si chiama?... dai quello famoso...". Non c'è vaccino di immunità, siamo tutti destinati al "tale e quale"!
Ma se c'è una regola ci sarà anche l'eccezione. Esistono casi particolari, persone i cui tratti somatici e trasformismo espressivo si coniugano insieme in maniera così imprevedibile da sfuggire alla statistica? Si può essere tali e quali a se stessi? È la domanda che si pone Gabriele, cominciando così un percorso a ritroso attraverso la sua carriera, fatto di ricordi, suoni e musica, che dalla televisione vuole tornare alle origini, in quel teatro che lo ha consacrato al grande pubblico.
Continua...
di Gabriele Cirilli, Maria De Luca, Giorgio Ganzerli, Gianluca Gemelli, Carlo Negri, Giovanni Tamborrino
con Gabriele Cirilli
Regia: Andrea Palotto